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Tech tips
Montaggio CB

Penso che il CB sia una delle cose che su fuoristrada non debba mai mancare. Utilissimo nei viaggi in carovana può tornare utile anche quando si è soli, data la sua enorme diffusione. Se invece volete usarlo anche per comunicare con il navigatore quando questo è fuori (es.per verricellare) vi consiglio di acquistare una coppia di LPD, più comodi (piccoli) e non serve licenza.

L'uso dell'apparato CB è subordinato al possesso dell'autorizzazione del Ministero PPTT. Questa viene rilasciata dopo l'invio della comunicazione di inizio trasmissioni all'Ispettorato territoriale competente. Inoltre (anche se le voci sono discordanti) il possesso di un apparecchio ricetrasmittente và denunciato alla Questura competente o ai Carabinieri.
Le modalità di richiesta, denuncia e pagamento del canone annuale sono state recentemente variate. Vi consiglio di rivolgervi all'Ispettorato territoriale competente per la vostra zona.

1.Scelta dell'antenna

Le antenne da CB sono disponibili in due tipi, in acciaio o in vetroresina. Le prime costano un po' di più, ma offrono molti vantaggi; maggior resistenza agli urti, maggior potenza applicabile, quelle in vetroresina invece offrono una tarabilita' migliore e un costo più basso.

Anche la lunghezza è importante. In genere tutte le antenne CB sono del tipo caricato, non sono cioè della lunghezza della lunghezza d'onda (11 metri) ma hanno alla base una bobina di carico, che ne riduce la lunghezza è hanno una dimensione di 1/4 lambda (le migliori 1/2 lambda) riducendone però anche il guadagno in proporzione alla lunghezza. Quindi in conclusione un antenna più lunga è da preferire.

2. Scelta del CB

Come prima cosa il CB dev'essere del tipo omologato dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, cosa importantissima se si vogliono evitare rogne con le forze dell'ordine.

L'apparecchio più adatto è uno di dimensioni ridotte, con la possibilità di trasmettere in AM (modulazione d'ampiezza) FM (modulazione di frequenza) e SSB (single side band, modulazione di ampiezza sulle bande laterali). Il numero di canali per gli apparecchi omologati è limitato a 40, la potenza invece a 5W, che con una buona antenna vi può portare abbastanza lontano.

Io personalmente uso un vecchio Midland Alan 88S, che oltre alle varie modulazioni, è dotato di preamplificatore microfonico (per evitarmi di urlare con la Jeep in moto), preamplificatore d'antenna (per tirare fuori chi è lontano o ha un impianto che fa' schifo), limitatore di disturbi e regolazione toni.

3. Il montaggio.

Il montaggio non è difficile, per prima cosa l'antenna:

Si comincia con la parte meccanica; come prima cosa bisogna decidere dove montare l'antenna. La posizione è importante sia per la ricezione che per la trasmissione, la migliore è a centro tetto. Qui l'antenna è in alto per avere una buona ricezione e al centro della macchina per avere un buon piano di massa.

Non tutti però hanno un tetto in lamiera sulla testa, sopratutto noi Jeeper. In questo caso le posizioni diventano due; o sul parafango davanti o sul tub dietro. Io ho montato l'antenna (una Sigma 1/4 lambda in acciaio) sul supporto della ruota di scorta come si vede nella foto a fianco (non fate troppo caso ai mezzi d'opera di mia figlia sullo sfondo) facendo passare il cavo lungo il telaio, entrando in macchina sotto al sedile del passeggero. Se nel suo percorso il cavo deve superare delle pareti metalliche (scocca o telaio) è buona norma proteggerlo dallo sfregamento sulle stesse con un pezzo di tubo in gomma (tipo quello della benzina).

Passiamo al montaggio della radio.

La radio andrebbe montata in un luogo abbastanza vicino al guidatore, in modo che si senta bene (altrimenti bisogna montare un altoparlante supplementare) e che sia a portata di mano per cambiare canale o effettuare regolazioni. Normalmente si monta sotto al cruscotto. Fissate poi in supporto per il microfono sul cruscotto stesso. La mia è fissata per il momento sulla grata divisoria dietro al sedile lato guida (lo so, mi contraddico).

4. Collegamento

La radio necessita di due collegamenti, l'alimentazione e l'antenna. Il positivi d'alimentazione va' prelevato da un cavo che è sotto tensione anche a chiave disinserita, questo per poter utilizzare la radio anche da fermi (es. se fate assistenza), la massa invece và fissata alla carrozzeria in un punto dove il contatto è buono, asportando magari la vernice. Sul filo del positivo consiglio di applicare un fusibile di protezione di potenza adeguata (10A va bene per apparecchi normali).

L'antenna viene collegata alla radio per mezzo di un cavo coassiale (un polo centrale detto polo caldo e la calza) del tipo RG 58 C/U (il minimo consigliato, da scartare il B/U e il A/U che hanno caratteristiche peggiori, consigliato invece l'utilizzo del cavo "Foam" a bassissima perdita). Solitamente il cavo viene fornito con l'antenna già cablato dal lato antenna. La lunghezza del cavo è relativa, alcuni affermano che deve essere di 11 metri o multipli di questa lunghezza, secondo me questa è una castronata, è meglio avere un collegamento il più corto possibile tra radio e antenna che avere una bobina di cavo sotto al sedile. Una volta arrivati fino alla radio il cavo va' intestato con l'apposito connettore (PL 259). Il connettore viene avvitato sul cavo mentre il polo centrale deve essere saldato.

5. Taratura

Dopo aver collegato il tutto bisogna procedere alla taratura dell'impianto. La taratura si esegue accorciando l'antenna; esistono più modi, le antenne in vetroresina hanno alla loro estremità un pezzo in metallo (stub) con un fissaggio, estraendo o facendo rientrare questo pezzo si tara l'antenna. Le antenne in metallo invece hanno un dischetto di metallo alla base, spostando questo dischetto si fa' la taratura, per quelle senza sistema di taratura bisogna tararle tagliando un pezzetto per volta (1 mm non di più).

Per la taratura abbiamo bisogno di un ROS-metro (ROS = Rapporto Onde Stazionarie) o in inglese SWR meter (Standing Wave Ratio). Questo strumento indica il rapporto tra la potenza in uscita e quella che ritorna nel trasmettitore. Si trovano due tipi di ROSmetri, con una o due lancette. I primi hanno un deviatore per commutare tra la misura della potenza trasmessa e quella riflessa, i secondi invece indicano le due grandezze contemporaneamente.

La procedura è semplice, come prima cosa si inserisce con un corto pezzo di cavo o con un raccordo il ROSmetro tra trasmettitore e antenna, si accende la radio e si preme il PTT (Push To Talk = pulsante di trasmissione) presente normalmente sul microfono. Tenendo premuto il pulsante si regola il ROSmetro affinché indichi il fondo scala della potenza trasmessa, si rilascia il PTT e si commuta il ROSmetro per misurare la potenza riflessa. Ripremiamo il PTT e vediamo cosa indica lo strumento, se l'indicazione và da 1,1 e 1,3 il valore è accettabile per essere in macchina, oltre questo bisogna regolare l'antenna. Tagliamo o accorciamo l'antenna con lo stub e riproviamo finché non avremo un valore accettabile. 

Ecco, fatto questo siamo a posto con l'impianto, colleghiamo il microfono e possiamo cominciare a trasmettere.

Ogni commento, richiesta o critica a questa pagina è benaccetto! Scrivetemi un e-mail.

 

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